Descrizione
Pare che il diavolo fosse solito sedersi sul Sass Preiatecia, lasciando così sul macigno l'impronta del suo posteriore. Un mito eziologico recente vuole che le croci scolpite nella roccia siano scaramantiche e legate a questa credenza. Secondo un altro mito, sarebbero invece "incisioni probabilmente di origine celtica eseguite per marcare il confine del territorio". Quel che è certo è che sul masso sono presenti diverse incisioni, fatte in tempi e a scopi differenti. Oltre ad una recentissima scritta vandalica "EDO B", oggi si osserva: una grossa croce a x sul fianco (forse fatta per marcare il confine fra Pisano e Tapigliano), una vaschetta rettangolare e una coppella alla sommità (le incisioni antiche interpretate dalla leggenda come le impronte del diavolo), un pozzetto (forse per fissare la base di un palo a sezione quadrata) e un triangolo (verosimilmente un segnale trigonometrico).La fama di luogo diabolico non ha certo fermato i cavatori: attirati dal bel granito del masso, simile a quello del Mont'Orfano o del Mottarone, hanno asportato una parte consistente del masso. Le incisioni dei cunei preparatorie alla cavatura sono presenti non solo ai bordi del lato da cui è stata staccata una parte del masso, ma anche su diverse fessure. L'intenzione era quella di cavare completamente il masso, e i resti di una targa di marmo su cui è scritto " il 14 aprile 1904 Pindonin di Pisano e amici ricordo. P. Fornara promotore" indicano probabilmente una storia analoga a quella dei massi dell'anfiteatro di Rivoli-Avigliana, salvati in extremis da speciali accordi di protezione con i proprietari.Oggi, così, il masso è veramente emblematico delle varie valenze degli erratici: sorgenti di miti e leggende, segni di confine, comode cave di pietra pregiata, obiettivi delle prime azioni dei beni naturalistici. Non poteva mancare il moderno uso per la scalata: il masso offre una decina di possibilità di salita, da facili a molto difficile.
Bibliografia
Regione Piemonte "Massi erratici - singolari testimonianze glaciali nel paesaggio"
Indirizzo e punti di contatto
Nome | Descrizione |
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Punto di partenza | Colazza, piazza Milano. |
Punto di arrivo | Sass Preiatecia |
Grado di difficoltà | Semplice passeggiata |
Dislivello | 641 m |
Periodo consigliato | Tutto l'anno |
Caratteristiche | Sasso erratico - Litotipo: granito |
Guide e carte | Costeggiare la Chiesa dell'Immacolata e il cimitero. Da qui a destra, giungere dopo poco al bivio Arbujera. Seguire la strada asfaltata e infine sterrata fino alla Rana, vasto spazio erboso sopra il paese. Imboccare il Sentiero Novara (F1) fino ad un quadrivio, subito dopo un punto dove il sentiero è stato cementato per una frana. Girare a destra in salita e al successivo bivio, sempre in salita, girare a sinistra e continuare sino al masso (15-20') |
Informazioni | Numero catastale: 16/7 - Zona: Anfiteatro morenico Cusio-Verbano - Comune: Colazza (NO) - Località: Motta dell'Arbujera, Alto Vergante - Coordinate: 45°47'53.6'' N 8°30'16.2''E - Qota: 641 m. |
Modalità di accesso
Accesso gratuito a piedi per persone non disabili o con biciclette tradizionali o elettriche e MTB (Mountain Bike).